L’uragano "Isaac" colpisce la Louisiana per mezzo delle bombe chimiche
L'uragano
Isaac ha colpito la Louisiana il 29 agosto 2012, esattamente sette anni
dopo Kathrina (che singolare coincidenza...) che causò danni ingenti e
mietè moltissime vittime. Il motto degli assassini del pianeta
dev’essere “Repetita iuvant”: la Louisiana è stata di nuovo
scelta come bersaglio. ”Il ciclone atlantico ha anche lambito Alabama,
Mississippi e Georgia, dopo aver flagellato la Florida con piogge
torrenziali e venti impetuosi. Molti ricercatori sostengono che "Isaac" è
stato diretto verso lo stato in cui sorge New Orleans, per mezzo di una
vasta operazione chimica, gestita dalla funesta “Evergreen international aviation”.
Nulla di più facile: il vortice, infatti, è circondato da una strana
raggiera che di naturale non sembra possedere alcunché. Non solo, in
un’ampia area tra l’America meridionale ed il Mar delle Antille si
notano le tracce di una massiccia attività di irrorazione nei giorni che
hanno preceduto la deviazione dell'uragano verso nord ovest.
Alla
conferenza "La consapevolezza oltre le scie chimiche", il relatore
Bruce Douglas ha analizzato un nuovo metodo di distribuzione di aerosol,
un sistema che egli ha definito "chembombs", ossia "bombe chimiche":
sono scie esili ed increspate, simili per la forma ai cirri. Le immagini
satellitari e le osservazioni da terra suggeriscono che le "chembombs"
sembrano aver sostituito, in alcune circostanze, le classiche scie
chimiche. In cima alla lista dei sospettati per la diffusione delle "chembombs" è la flotta dell’Evergreen international aviation, la società che impiega spesso aerei cisterna B-747. Sono velivoli dotati di sistemi brevettati per dispedere una vasta gamma di composti chimici, a seconda della missione da compiere.
I serbatoi di alcuni aerei dell'Evergreen
possono contenere sino a 20.000 galloni di acqua o di altri liquidi:
inizialmente le unità dell’impresa statunitense sono state presentate
come utili nella lotta contro gli incendi, sebbene i brevetti si
riferiscano pure alla capacità di diffondere aerosol con il fine della modificazione dei fenomeni atmosferici.Crescono i sospetti che i velivoli antincendio fossero solo un pretesto per nascondere la missione primaria della famigerata Evergreen: la manipolazione meteorologica
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