20 luglio 2002 L'UNIONE SARDA POLITICA
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L’annuncio dell’assessore Ladu: «In Sardegna la sperimentazione partirà dalle zone degli invasi»
Il Governo bombarda le nuvole
Con dieci milioni di euro pioggia artificiale da ottobre
In Sardegna da Ottobre pioverà acqua artificiale. La decisione della Regione di procedere subito al bombardamento delle nuvole arriva dopo quella con cui ieri il Governo ha deciso di stanziare dieci milioni di euro per attuare un piano, già sperimentato con buoni risultati in Israele. La misura, del tutto eccezionale, dovrebbe permettere di attenuare la grande sete oltre che in Sardegna, anche in Sicilia, Puglia e Basilicata, le regioni più colpite dalla crisi idrica peggiore degli ultimi cent’anni. Nei prossimi giorni un’ordinanza del ministero dell’Ambiente darà il via alle procedure necessarie. In Sardegna la sperimentazione partirà fra pochi mesi: «Inizieremo a bombardare le nuvole in Ottobre».
L’annuncio è di Silvestro Ladu, assessore regionale ai Lavori pubblici, che commenta positivamente la decisione del Governo: «Tempo fa avevamo avanzato la proposta al commissario straordinario per l’emergenza idrica. Ora abbiamo anche i fondi per iniziare: non conosco esattamente l’ammontare delle risorse che spettano alla Sardegna, ma credo che con quattro-cinque miliardi si può dare il via alla sperimentazione con contratto di tre anni». Ladu, tuttavia, mantiene un piccolo margine di incertezza: «È un tentativo che stiamo facendo. Non siamo in condizioni di sapere quale sarà la resa. Ma basterebbe un miglioramento del 20 per cento per attenuare la crisi. Inizieremo a bombardare le nuvole nelle zone dove è necessario invasare l’acqua: mi riferisco al Gennargentu, alle montagne del sassarese e del Sulcis».
Il sistema, già sperimentato in Israele, permetterà di far piovere spargendo nell’aria una polverina quasi invisibile. Come? Un radar individuerà le nuvole che possono dare più pioggia, cioè quelle con temperature inferiori allo zero e che contengono acqua ancora allo stato liquido. Poi, una volta individuate, con l’utilizzo di aerei verrà sparso alla base delle nuvole un materiale non nocivo per l’ambiente, lo ioduro d’argento, in soluzione con l’acetone. È l’ultima fase: una sorta di inseminazione artificiale delle nubi per ottenere l’acqua.
Il piano del ministero dell’Ambiente è stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Il presidente della Regione Mauro Pili, non più tardi di qualche giorno fa, ha presentato in un vertice alla Protezione civile il progetto che prevede proprio il bombardamento delle nuvole per far arrivare nell’Isola un po’ di pioggia. L’operazione ora si farà, sull’esempio di quanto ha fatto negli anni Ottanta una società italiana, la Tecnagro, per attenuare la siccità in Israele. Ma in Sardegna c’è un esperto che sta per fondare una società che si propone, appunto, di provocare la pioggia artificiale. Si chiamerà “Thor” (Thunderstorm hunt-up organization) che Roberto Iorio, 58 anni, originario di Torino, abbrevia in “Società sarda per l’incremento delle precipitazioni”. Chissà che non sia proprio il suo staff a regalare l’acqua all’Isola.
(Lorenzo Piras)
Ps: Non esistono le scie chimiche ed il clima non è manipolato....
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L’annuncio dell’assessore Ladu: «In Sardegna la sperimentazione partirà dalle zone degli invasi»
Il Governo bombarda le nuvole
Con dieci milioni di euro pioggia artificiale da ottobre
In Sardegna da Ottobre pioverà acqua artificiale. La decisione della Regione di procedere subito al bombardamento delle nuvole arriva dopo quella con cui ieri il Governo ha deciso di stanziare dieci milioni di euro per attuare un piano, già sperimentato con buoni risultati in Israele. La misura, del tutto eccezionale, dovrebbe permettere di attenuare la grande sete oltre che in Sardegna, anche in Sicilia, Puglia e Basilicata, le regioni più colpite dalla crisi idrica peggiore degli ultimi cent’anni. Nei prossimi giorni un’ordinanza del ministero dell’Ambiente darà il via alle procedure necessarie. In Sardegna la sperimentazione partirà fra pochi mesi: «Inizieremo a bombardare le nuvole in Ottobre».
L’annuncio è di Silvestro Ladu, assessore regionale ai Lavori pubblici, che commenta positivamente la decisione del Governo: «Tempo fa avevamo avanzato la proposta al commissario straordinario per l’emergenza idrica. Ora abbiamo anche i fondi per iniziare: non conosco esattamente l’ammontare delle risorse che spettano alla Sardegna, ma credo che con quattro-cinque miliardi si può dare il via alla sperimentazione con contratto di tre anni». Ladu, tuttavia, mantiene un piccolo margine di incertezza: «È un tentativo che stiamo facendo. Non siamo in condizioni di sapere quale sarà la resa. Ma basterebbe un miglioramento del 20 per cento per attenuare la crisi. Inizieremo a bombardare le nuvole nelle zone dove è necessario invasare l’acqua: mi riferisco al Gennargentu, alle montagne del sassarese e del Sulcis».
Il sistema, già sperimentato in Israele, permetterà di far piovere spargendo nell’aria una polverina quasi invisibile. Come? Un radar individuerà le nuvole che possono dare più pioggia, cioè quelle con temperature inferiori allo zero e che contengono acqua ancora allo stato liquido. Poi, una volta individuate, con l’utilizzo di aerei verrà sparso alla base delle nuvole un materiale non nocivo per l’ambiente, lo ioduro d’argento, in soluzione con l’acetone. È l’ultima fase: una sorta di inseminazione artificiale delle nubi per ottenere l’acqua.
Il piano del ministero dell’Ambiente è stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Il presidente della Regione Mauro Pili, non più tardi di qualche giorno fa, ha presentato in un vertice alla Protezione civile il progetto che prevede proprio il bombardamento delle nuvole per far arrivare nell’Isola un po’ di pioggia. L’operazione ora si farà, sull’esempio di quanto ha fatto negli anni Ottanta una società italiana, la Tecnagro, per attenuare la siccità in Israele. Ma in Sardegna c’è un esperto che sta per fondare una società che si propone, appunto, di provocare la pioggia artificiale. Si chiamerà “Thor” (Thunderstorm hunt-up organization) che Roberto Iorio, 58 anni, originario di Torino, abbrevia in “Società sarda per l’incremento delle precipitazioni”. Chissà che non sia proprio il suo staff a regalare l’acqua all’Isola.
(Lorenzo Piras)
Ps: Non esistono le scie chimiche ed il clima non è manipolato....
Omicidio volontario e strage in Sardegna. Fenomeno artificiale. Si noti il cono con origine sulle coste dell'Africa. Nessuna fonte anticiclonica sul Tirreno. Non a caso il fenomeno indotto è stato chiamato "Cleopatra". I meteorologi e le autorità preposte mentono....
di Gianni Lannes
Continua qui:http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/11/italia-disastri-innaturali.html
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