Migliaia
di cittadini sono preoccupati per quelle strane scie presenti
costantemente nel cielo: i governi e le istituzioni ne sono al corrente? Hanno mai fatto qualcosa per verificare la situazione e tranquillizzare così i propri cittadini con delle risposte certe? Ci
sono state interrogazioni parlamentari sia in Italia sia all’estero,
senza alcun risultato. Ci chiediamo quindi come mai la voce di noi
cittadini rimane inascoltata.Ma vediamo nel dettaglio di cosa stiamo
parlando.
Interrogazioni parlamentari all’estero:
14 gennaio 1999, Risoluzione del Parlamento Europeo contro il progetto USA HAARP.
17 ottobre 2006, Interrogazione tedesca al Parlamento Europeo.
5 febbraio 2007, Interrogazione parlamentare in Grecia.
10 maggio 2007, Interrogazione olandese al Parlamento Europeo.
Interrogazioni parlamentari in Italia:
2003, Deputato dei DS, poi UDC Italo Sandi 2003
2003, Deputato dei DS Piero Ruzzante
3 febbraio 2005, Deputato dei Comunisti Italiani Severino Galante
30 maggio 2006, Consiglieri regionali di Rifondazione comunista Davoli, Uras e Pisu Interrogano la Regione Sardegna.
13 giugno 2006, Senatore dei DS Nieddu.
8 agosto 2007, Senatore dell’UDC Ciccanti.
CHE COSA SONO LE SCIE CHIMICHE?
Le
scie degli aerei, anche chiamate “scie di condensazione” o “contrails”
in inglese, sono un fenomeno del tutto naturale. I gas caldi (mix tra
vapore acqueo e gas combusti) che fuoriescono dai motori degli aerei
venendo a contatto con l’aria fredda dell’atmosfera innescano il
processo della condensazione: il vapore acqueo si trasforma in piccoli
cristalli di ghiaccio soggetti all’evaporazione. Per la loro natura,
le scie di condensazione si dissolvono in circa 30-50 secondi (in casi
particolari posso permanere nell’aria per pochi minuti) e pertanto non
possono essere lunghe.
Essendo
un fenomeno del tutto naturale, le scie di condensazione seguono
determinate leggi fisiche, le quali si possono riassumere in tre
principali condizioni fondamentali:
- quote superiori agli 8000 metri;
- umidità relativa non inferiore al 70%;
- temperatura inferiore ai -40 °C.
(Questi
valori si possono trovare nelle definizioni di “contrails” riportate da
alcuni manuali di meteorologia, da Wikipedia, dai siti della NASA, FAA,
NOAA, EPA e US Air Force)
Vedendo
una scia bianca nel cielo si pensa subito che sia una normale scia di
condensazione che segna il passaggio di un aereo di linea. Osservando attentamente, però, sorgono alcuni dubbi, soprattutto se si confrontano le scie presenti nei nostri cieli oggi e quelle che vedevamo 20 anni fa.
Le
scie degli aerei a cui eravamo abituati 20 anni fa si dissolvevano in
pochi minuti e pertanto erano corte e strette. Le scie di oggi, invece,
sono molto diverse: larghe, persistenti anche per ore e si espandono
trasformandosi in uno strato biancastro. Le scie che potevamo osservare
20 anni fa solcavano i nostri cieli poco frequentemente ed erano tutte
uguali.
Le scie di oggi, invece, sono
molto più frequenti e sono talmente diverse le une dalle altre che è
possibile suddividerle per tipologia: lunghe, corte, che si espandono,
che non si espandono, a “trattini”, a “fusillo”, a “filamenti”, poco
persistenti, molto persistenti.
Alcune
scie si dissolvono in alcuni tratti ma permangono in altri. Altre hanno
un aspetto fibroso mentre altre sembra che contengano al loro interno
scie di consistenza diversa. Inconsueto e improbabile fenomeno se si
trattasse di semplice vapore acqueo.
In
alcuni giorni si possono contare nell’arco di un’ora decine e decine di
scie e in altri giorni si può assistere alla formazione di veri e
propri reticolati nel cielo. Queste scie sono state avvistate anche
fuori dalle rotte degli aerei di linea, a quote improbabili per gli
aerei di linea e in spazi aerei non consentiti al traffico civile e/o
commerciale.
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Spesso i nostri tramonti sono cosi' |
Le prime testimonianze della presenza
di strane scie bianche nel cielo risalgono al 1996 in seguito alla
segnalazione di alcuni cittadini americani. Successivamente, anche altri
Paesi hanno iniziato a segnalare la presenza di queste scie nei loro
cieli: Canada, Nuova Zelanda, Australia, Messico, Haiti, Porto Rico,
Cambogia, Bahamas, Sud Africa, Inghilterra, Francia, Spagna, Germania,
Olanda, Svezia, Scozia e Italia. Singolare
è il caso della Croazia che ha visto queste scie per la prima volta il
giorno successivo alla domanda formale di adesione alla Nato.
Le
scie segnalate, molto diverse dalle scie di condensazione, si
incrociavano tra loro a forma di “X” o “#” creando nel cielo veri e
propri reticolati e rimanevano sospese nell’aria per ore e ore
espandendosi a dismisura e senza dissolversi completamente.
Secondo
queste prime testimonianze, le scie anomale erano il risultato del
passaggio di aerei bianchi e senza insegna, avvistati anche in spazi
aerei non adibiti al traffico civile.
La prima protesta ufficiale contro questo fenomeno è
arrivata dal Canada nel 1998 quando, in seguito ad una notevole
presenza di scie anomale sopra la cittadina di Espanola, gli abitanti
incominciarono ad accusare problemi di salute come: letargia, forti
dolori alle giunture, perdita di memoria a breve termine, disturbi alle
vie respiratorie, sintomi da depressione e sintomi simili a quelli
influenzali.
Le
lamentele furono ignorate dal Governo dell’Ontario e così alcuni
cittadini, prelevarono campioni di acqua e neve dalla propria terra e
commissionarono analisi di laboratorio a proprio carico. Dall’esame dei
campioni prelevati risultò che essi contenevano una quantità di
particolato di alluminio venti volte superiore al limite indicato per
l’acqua potabile.
Con
le analisi di laboratorio alla mano, si ricorse quindi ad una petizione
presentata al Parlamento del Governo Canadese ad Ottawa, nella quale i
cittadini chiedevano chiarimenti sulla natura del fenomeno e soprattutto
esigevano che cessassero le irrorazioni chimiche sopra di loro.
Dopo
45 giorni il Governo canadese rispose di non essere coinvolto in tali
operazioni e che l’aviazione militare non aveva concesso permessi ad
altri paesi di sorvolare il territorio Canadese a tale fine.
Sempre in Canada, ad Edmonton (in Alberta), dopo la comparsa di numerose scie bianche cominciarono a morire le piante di una vasta area che in breve tempo divenne arida.
Ad
un’analisi chimica del terreno, risultò che la sua conduttività era
sette volte superiore alla norma e questo a causa della percentuale
altissima di bario e alluminio. In altre zone saturate dalle scie, fra
le sostanze rinvenute si riscontrano oltre ad alluminio e bario anche titanio, bromuro e batteri.
Di
fronte alle insistenti pressioni di numerosi cittadini americani
allarmati da queste anomalie nel cielo e dai risultati delle analisi di
laboratorio effettuate, le autorità americane interpellate (EPA, NASA,
FAA, NOAA) affermano tutt’oggi, senza portare prove concrete, che non vi
è alcunché di anomalo in queste singolari scie e che si tratta di
semplici scie di condensazione formate da vapore acqueo.
Nel 2001, però, lo stesso governo americano parla di “chemtrails” in un documento ufficiale.
Viene
presentata una proposta di legge [HR 2779] per chiedere il bando delle
armi nello spazio, firmata democratico Dennis J. Kucinich, e sottoposta
all’esame di tre commissioni (scientifica, esercito, relazioni
internazionali) della House of the Representatives degli USA
(l’equivalente della nostra Camera dei Deputati): lo Space Preservation
Act. In questo testo, e per la prima volta in un documento ufficiale,
appare il termine chemtrails. Esse vengono definite come una
tipologia di arma e vengono menzionate nella sezione “armi esotiche”
insieme ad altri voci quali: armi al plasma, elettromagnetiche, soniche,
ultrasoniche, psicotroniche, sistemi ULF (ultra low frequency) ad alta
quota, sistemi di armi laser, armi biologiche e ambientali.
Lo Space Preservation Act 2001 non viene approvato.
L’anno
successivo viene approvato lo Space Preservation Act 2002: il capitolo
riguardante le “exotic weapons” , e quindi la voce sulle chemtrails, non
compare.
Lo scopo dell’utilizzo delle scie chimiche non è certo ma in proposito sono nate diverse ipotesi.
Le
più accreditate correlano lo spargimento di sostanze chimiche
nell’atmosfera con le tecnologie atte a modificare e controllare il
clima, anche a scopi militari.
Per
protestare contro l’irrorazione delle scie chimiche ci sono state
diverse interrogazioni parlamentari, sia in Italia che all’estero ma
nessuna di esse ha ottenuto una risposta esaustiva e convincente. Tutti
gli enti ufficiali, governativi e meteorologici negano l’esistenza delle
scie chimiche e insistono con l’affermare che si tratta di un
fenomeno del tutto naturale e che quelle scie dal comportamento così
strano non sono altro che le scie di condensazione degli aerei.
Per
convincere la popolazione sono persino nati dei progetti nelle scuole,
per ogni fascia di età a partire dalla scuola materna, dove ai giovani
studenti viene insegnato che quelle lunghe scie bianche nel cielo non
sono altro che innocue scie di condensazione.
L’INIZIO E L’ESPANSIONE DEL FENOMENO
Le
prime testimonianze della presenza di strane scie bianche nel cielo
risalgono al 1996 in seguito alla segnalazione di alcuni cittadini
americani. Questo non significa che il fenomeno sia iniziato
precisamente in quell’anno: molto probabilmente la sperimentazione ha
avuto inizio diversi anni prima ma in maniera non troppo evidente. Successivamente,
con l’intensificarsi della quantità delle scie anomale, alcune persone
hanno iniziato ad accorgersi dello strano fenomeno e a documentarlo. Le
prime foto che testimoniano la presenza di strane scie nel cielo sono
state scattate a Las Vegas il 10 gennaio 1996, seguite da diverse
segnalazioni provenienti da altre città statunitensi. Successivamente,
anche altri Paesi hanno iniziato a segnalare la presenza di queste scie
nei loro cieli: Canada, Nuova Zelanda, Australia, Messico, Haiti, Porto
Rico, Cambogia, Bahamas, Sud Africa, Inghilterra, Francia, Spagna,
Germania, Olanda, Svezia, Scozia e Italia. Singolare è il caso della
Croazia che ha visto queste scie per la prima volta il giorno successivo
alla domanda formale di adesione alla Nato.
Le
scie segnalate, molto diverse dalle scie di condensazione, si
incrociavano tra loro a forma di “X” o “#” creando nel cielo veri e
propri reticolati e rimanevano sospese nell’aria per ore e ore
espandendosi a dismisura e senza dissolversi completamente. Secondo
queste prime testimonianze, le scie anomale erano il risultato del
passaggio di aerei bianchi e senza insegna, avvistati anche in spazi
aerei non adibiti al traffico civile.
La
prima protesta ufficiale contro questo fenomeno è arrivata dal Canada
nel 1998 quando, in seguito ad una notevole presenza di scie anomale
sopra la cittadina di Espanola, gli abitanti incominciarono ad accusare
problemi di salute come: letargia, forti dolori alle giunture, perdita
di memoria a breve termine, disturbi alle vie respiratorie, sintomi da
depressione e sintomi simili a quelli influenzali.
Le
lamentele furono ignorate dal Governo dell’Ontario e così alcuni
cittadini, prelevarono campioni di acqua e neve dalla propria terra e
commissionarono analisi di laboratorio a proprio carico. Dall’esame dei
campioni prelevati risultò che essi contenevano una quantità di
particolato di alluminio venti volte superiore al limite indicato per
l’acqua potabile.
Con
le analisi di laboratorio alla mano, si ricorse quindi ad una petizione
presentata al Parlamento del Governo Canadese ad Ottawa, nella quale i
cittadini chiedevano chiarimenti sulla natura del fenomeno e soprattutto
esigevano che cessassero le irrorazioni chimiche sopra di loro.
Dopo
45 giorni il Governo canadese rispose di non essere coinvolto in tali
operazioni e che l’aviazione militare non aveva concesso permessi ad
altri paesi di sorvolare il territorio Canadese a tale fine.
Sempre
in Canada, ad Edmonton (in Alberta), dopo la comparsa di numerose scie
bianche cominciarono a morire le piante di una vasta area che in breve
tempo divenne arida.
Ad
un’analisi chimica del terreno, risultò che la sua conduttività era
sette volte superiore alla norma e questo a causa della percentuale
altissima di bario e alluminio. In altre zone saturate dalle scie, fra
le sostanze rinvenute si riscontrano oltre ad alluminio e bario anche
titanio, bromuro e batteri.
Di
fronte alle insistenti pressioni di numerosi cittadini americani
allarmati da queste anomalie nel cielo e dai risultati delle analisi di
laboratorio effettuate, le autorità americane interpellate (EPA, NASA,
FAA, NOAA) affermano tutt’oggi, senza portare prove concrete, che non vi
è alcunché di anomalo in queste singolari scie e che si tratta di
semplici scie di condensazione formate da vapore acqueo.
Nel 2001, però, lo stesso governo americano parla di “chemtrails” in un documento ufficiale.
Viene
presentata una proposta di legge [HR 2779] per chiedere il bando delle
armi nello spazio, firmata dal democratico Dennis J. Kucinich, e
sottoposta all’esame di tre commissioni (scientifica, esercito,
relazioni internazionali) della House of the Representatives degli USA
(l’equivalente della nostra Camera dei Deputati): lo Space Preservation
Act .
In questo testo, e per la prima volta in un documento ufficiale, appare il termine chemtrails.
Esse
vengono definite come una tipologia di arma e vengono menzionate nella
sezione “armi esotiche” insieme ad altri voci quali: armi al plasma,
elettromagnetiche, soniche, ultrasoniche, psicotroniche, sistemi ULF
(ultra low frequency) ad alta quota, sistemi di armi laser, armi
biologiche e ambientali.
Lo Space Preservation Act 2001 non viene approvato. L’anno
successivo viene approvato lo Space Preservaction Act 2002: il capitolo
riguardante le “armi esotiche”, e quindi la voce sulle chemtrails, non
compare.
In Italia si inizia a parlare del fenomeno chemtrails grazie alla rivista Nexus.
Le
prime testimonianze arrivano nel 1999 dalla provincia di Rovigo e dal
padovano ma col passare del tempo si è iniziato ad osservare scie
chimiche da ogni parte della penisola.
La
loro presenza nei nostri cieli è stata particolarmente intensa nel
2003, anno in cui si è registrata una grande siccità e un’estate
particolarmente calda.
Verso
la fine del 2006 si è assistito ad una massiccia irrorazione mai vista
prima: per settimane, senza nemmeno un giorno di sosta, scie chimiche e
passaggi di aerei a centinaia e centinaia, con un impressionante
intensità in alcuni giorni.
I
primi cinque mesi del 2007 si sono stati caratterizzati dalla presenza
quasi giornaliera delle scie chimiche nel cielo. In alcuni giorni la
loro presenza è stata particolarmente “discreta”: alte, non
particolarmente lunghe, poco persistenti, in spazi aerei “abituali”. In
altri giorni, invece, il loro utilizzo è stato spudoratamente evidente:
basse, lunghe da orizzonte a orizzonte, persistenti nell’aria per molte
ore, in spazi aerei del tutto inusuali.
Un esempio eclatante è stato ciò che è avvenuto il 22 gennaio 2007.
Da
tutta Italia sono state pervenute segnalazioni di un abnorme numero di
scie chimiche visibili anche in spazi aerei dove di solito non passano
aerei di alcun tipo. Sono stati fotografati veri e propri reticolati di
scie chimiche e si sono contati un numero incredibile di aerei: 5-6 al
minuto. Difficilmente un tale via vai può essere riconducibile al
normale traffico aereo civile, soprattutto se questo avviene in alcuni
giorni si e in altri no. Anche l’ipotesi di un’operazione militare in
corso è poco credibile, in quanto è inverosimile che gli aerei militari
effettuino delle esercitazione sopra i centri abitati.
Una
situazione simile si è verificata il 7 e l’8 maggio 2007, giorni in cui
si è assistito a livello internazionale ad una massiccia irrorazione.
Sono pervenute segnalazioni da tutto il centro-nord d’Italia, da molto
altri stati europei, dal Canada e dagli Stati Uniti.
Come
si spiegano tutte queste scie concentrate in questi due giorni?
Condizioni favorevoli alla formazione di scie di condensazione in mezzo
mondo per circa 48 ore continue?
E se anche fosse… come si spiega questo intenso traffico aereo concentrato in questi due giorni?
Durante
i mesi estivi sono state avvistate corte e di breve durata negli stessi
spazi aerei dove i primi mesi dell’anno erano lunghe e persistenti.
All’interno
degli stessi spazi aerei dove i primi mesi dell’anno erano tante,
basse, lunghe e persistenti, durante i mesi estivi ne sono state
avvistate poche, alte, corte e di breve durata.
Se
è vero l’alto numero di scie che vediamo è dovuto all’incremento del
traffico aereo non si spiega come mai proprio nel periodo estivo,
periodo nel quale le compagnie aeree mettono a disposizione più voli, si
sono viste così poche scie (e aerei).
Il problema delle scie chimiche quindi riguarda l’Italia e non è recente.
Nel
corso degli anni ci sono state diverse interrogazioni parlamentari,
esposti e denunce per chiedere alle autorità dei chiarimenti. Risposte
serie ottenute? Nessuna.
Come mai questa ritrosia nel parlare di un fenomeno che riguarda tutti?
Ottimo articolo amico mio, sono giorni pesanti questi con una intensa attività criminale.
RispondiEliminaUn abbraccione caro Enzo
Si carissimo Zak,sono giornate davvero terribili,ci stanno dando dentro alla grande...FIUMI DI DENARO gettati in atmosfera,solo per il "LORO" sporco e diabolioco gioco...renderci innocui e schiavi o peggio ancora ucciderci lentamente ecco qual'è il loro vero scopo.
RispondiElimina..Sono certo che,per noi arriverà il giorno della riscossa mentre invece per LORO,si apriranno le CATERATTE DOVE SPARIRANNO PER SEMPRE..!
Un forte abbraccio carissimo Zak...e avanti con la lotta !!